Si può capire se un intervento verrà stracondiviso in rete oppure rimarrà uno dei miliardi di interventi (magari anche interessanti) destinati a una precoce scomparsa?
Se l’è chiesto un team di ricercatori della Beihang University, il più grande ateneo cinese dedicato a ingegneria ed tecnologia.
E, dopo mesi di ricerche, hanno trovato una risposta.
La “formula magica” della viralità
Con la crescita continua di social media e piattaforme sempre diverse, tutti sono alla ricerca della notorietà e uno dei modi più efficaci è produrre contenuti che coinvolgano e fruttino nuovi follower. In passato c’è anche chi ha provato a usare modelli scientifici utilizzati nelle reali epidemie sanitarie, debitamente rielaborati, per capire la diffusione di idee e contenuti sulle reti sociali. Ma si è spesso trattato di proiezioni su moli di dati ristrette.
Il team cinese ha invece messo sotto la lente oltre 12 milioni di “cinguettii” e più di 1,5 milioni di retweet, raccolti nell’arco di un mese, tentando di analizzarne le dinamiche ed estrarne il segreto. La regola sembra appunto essere quella “del 50”: sono i primi 50 rilanci associati a un certo contenuto a decretarne la sorte. I ricercatori hanno infatti incorporato le stime sul “potere infettivo” di un tweet in un modello che ha consentito di seguirne il percorso e l’invecchiamento in termini di interesse.
Tutto dipende dai primi 50 retweet
Non solo. Sia analizzando i dati reali che quelli simulati, lo studio ha dimostrato che una previsione più accurata può essere effettuata proprio a partire dal peso e dall’influenza di quella cinquantina di primi rilanci:
Nello specifico, e gli scienziati lo approfondiscono in diverse parti dedicate dello studio, i primi 50 retweet sembrano essenziali per capire se e come ogni tweet diventerà virale e quindi, allargando il tiro, come l’informazione circolerà su quelle piattaforme. I modelli predittivi hanno funzionato a partire da quel piccolo gruppo di reazioni. Ci si è fermati a un insieme così ristretto di rilanci per una ragione ben precisa: evitare pregiudizi che avrebbero potuto compromettere lo studio. Quando un contenuto ha già raggiunto una certa soglia di popolarità, infatti, ed è per esempio finito all’attenzione di account molto popolari, non ha più alcun senso interrogarsi sul se e come diventerà virale. La sfida, insomma, era coglierne le potenzialità fin dai primi momenti seguenti la pubblicazione.
Se, come sostengono i ricercatori della Beihang University, i primi 50 retweet sono decisivi per la viralità di un contenuto social, diventa fondamentale raggiungere subito il pubblico giusto. La profilazione degli utenti, in altre parole, è decisiva: se stai cercando aiuto nella gestione dei Social Media e nella targhettizzazione della tua audience, Kynetic può essere un’ottima soluzione. Contattaci per richiedere informazioni o per un preventivo delle nostre soluzioni di marketing digitale.