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utilizzare Linkedin per acquisire clientiNel nostro lavoro capita anche che il cliente espliciti le proprie richieste in maniera impropria che fa emergere la conoscenza e la percezione del social media marketing di tutta una generazione di imprenditori.

“Pazziamm” pure su Linkedin viene concettualmente dopo aver “pazziato (giocato)” su Facebook ed aver conseguito obiettivi e ritorni ben superiori al budget della consulenza.

Analizziamo quindi Linkedin, il social network per i professionisti e gli imprenditori, recentemente acquistato da Microsoft per 26.4 miliardi di dollari. Una bella “pazziella” che ne dite?

Sorvolando velocemente sulla descrizione e sulle motivazioni di quanto Linkedin possa essere un ottimo network per creare collegamenti e una rete professionale sia per cercare lavoro che per offrire i propri servizi, concentriamoci su alcuni aspetti e funzionalità che possono aiutare il nostro personal branding.

Se riusciamo a comunicare bene chi siamo, quali sono le nostre capacità ed eventualmente i settori nei quali eccelliamo, sicuramente avremo una possibilità concreta di interessare il visitatore della nostra pagina Linkedin a convincerlo a proseguire la lettura.
Secondo alcuni studi abbiamo meno di 10 secondi per ottenere l’attenzione di un potenziale follower Linkedin che poi potrà diventare un possibile cliente o datore di lavoro se adeguatamente stimolato ed aggiornato con contenuti di valore.

Per ottenere quindi dei risultati “pazziann” su Linkedin ci dobbiamo impegnare ad utilizzare bene Linkedin Pulse scrivendo articoli seguendo queste semplici regole:
1. scegliere un argomento di successo possibilmente con qualche attinenza alla propria professione o al settore di business;
2. scrivere un titolo accattivante;
3. elaborare contenuti di valore usando anche immagini e video;
4. rimandare per approfondimenti al proprio sito web.

Poi se proprio non riuscite a “pazziare” su Linkedin con risultati decenti non vi resta che rivolgervi a social media agency come Kynetic che del pazziare sui social network ne hanno fatto un lavoro prima ancora che una professione. 🙂

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